TENORE E SCRITTORE A BOLOGNA
Cris LA TORRE
Cristiano Cremonini, in arte Cris La Torre, è un tenore e scrittore italiano nato a Bologna nel 1974.
“Cristiano Cremonini, un timbro che rievoca il giovane Pavarotti“ (Stephen Hastings – Rivista “Musica”)
Bologna, 11/03/2024
COMUNICATO STAMPA
ALLO “SCRITTENORE” CREMONINI IL TERZO PREMIO GIGLIO BLU DI FIRENZE CON IL TEATRO DELLA GENTE
“Il teatro della gente – Da Farinelli a Wagner“, l’ultimo libro del noto tenore e scrittore bolognese Cristiano Cremonini edito da Calamaro Edizioni, ha ufficialmente vinto il “Terzo Premio” nella Sezione Saggistica Edita del Premio Internazionale Letterario ed Artistico Giglio Blu di Firenze – VI Edizione 2024. Lo ha comunicato in questi giorni all’autore la Commissione del concorso, istituito dall’omonima associazione culturale nel 2018 sotto l’egida del Consiglio regionale della Toscana, che l’anno scorso aveva incoronato il saggio E pensare che c’era Giorgio Gaber del giornalista aretino Andrea Scanzi, nel ventennale della scomparsa del grande cantautore milanese.
La Cerimonia di premiazione si svolgerà a Firenze sabato 6 aprile 2024 alle ore 9,30, presso la Presidenza della Regione Toscana, Sala del Pegaso, in Piazza Duomo, 10, alla presenza della Giuria composta dal critico letterario Lia Bronzi (Presidente) da Laura Becattini, Duccio Corsini, Martin Palmadessa, Andrea Pericoli, Massimo Seriacopi ed Enrico Taddei. Un altro bel riconoscimento per l’artista nato nella “Città dotta” che lo scorso dicembre, con lo stesso libro era risultato finalista al Premio Letterario Internazionale “Charles Dickens” 2023.
Ma c’è un’altra importante novità: dopo il successo del primo volume, uscito nel dicembre 2021, un dettagliato compendio sulla storia del Teatro Comunale di Bologna e sui protagonisti dello scenario lirico internazionale che fra Sette e Ottocento hanno studiato, lavorato e vissuto nella rinomata città emiliana delle arti, Cremonini, ormai da vari mesi sta raccogliendo documenti e testimonianze per completare l’intero progetto editoriale con la pubblicazione di un secondo volume, intitolato “Il teatro della gente – Da Puccini a Dalla”: un avvincente viaggio fra i principali personaggi e gli avvenimenti del Novecento musicale bolognese, che culminerà con il capitolo dedicato a Lucio Dalla e il suo rapporto con il Teatro Comunale; quindi le sue esperienze come narratore nella fiaba musicale “Pierino e il lupo” di Prokof’ev e soprattutto quelle di regista lirico. Ma per questo bisognerà attendere l’autunno.
https://www.
https://www.tcbo.it/eventi/
L’ultimo libro del tenore Cremonini è finalista al Premio Internazionale C. Dickens
Il volume “Il teatro della gente“, edito da Calamaro Edizioni, è fra i sette finalisti della sezione Saggistica.
“Il teatro della gente“, l’ultimo libro del tenore e scrittore bolognese Cristiano Cremonini edito da Calamaro Edizioni (https://www.ilcalamaroedizioni.com/), è ufficialmente finalista al Premio Letterario Internazionale “Charles Dichens” 1a edizione 2023.
La comunicazione è giunta ieri dalla segreteria del nuovo concorso marchigiano, patrocinato da Unric-ONU Italia (Centro d’Informazione delle Nazioni Unite), Dickens Fellowship, Regione Marche e Comune di San Benedetto del Tronto, e curato dall’Associazione Omnibus Omnes – Tutti per Tutti OdV (https://www.omnibusomnes.org/)
Il testo, pensato per tutti, appassionati e neofiti, che racconta con dovizia di dettagli e verve tipicamente petroniana persone, eventi e storie del Teatro Comunale di Bologna dalla sua costruzione alla seconda metà dell’Ottocento, è in finale nella Sezione G, Saggistica edita, assieme ad altre sei pubblicazioni, e nei prossimi giorni la Giuria decreterà i vincitori e le menzioni di merito.
Ecco i nomi dei presidenti delle varie giurie: Giuliana Filippello, Magistrato del tribunale di Ancona (Presidente della Giuria dei Lettori), Marzia Dati, Presidente della Filiale Italiana della Dickens Fellowship (Presidente della Giuria Tecnica), Enrica Loggi, poetessa (Presidente onorario della sezione Poesie), Laura Bartoli (Presidente speciale Giuria Rinascita di Ascoli Piceno) e infine Raffaella Milandri, Presidente della Omnibus Omnes, scrittrice, giornalista e antropologa (Presidente del Premio).
L’autore, dopo il successo del presente lavoro, annuncia che sta già lavorando al prossimo. Si tratterà del secondo volume de “Il teatro della gente”, ossia la continuazione del precedente, che stavolta spazierà da Giacomo Puccini a Lucio Dalla.
IL TEATRO DELLA GENTE
Persone, eventi e storie del primo Teatro pubblico d’Italia, dalla sua nascita all’ottocento
Da Farinelli a Wagner – Calamaro Edizioni
Prefazione a cura di Fulvio Macciardi
SINOSSI
Perché il Teatro Comunale di Bologna si può definire il “teatro della gente”? Perché appartiene a tutti. È il 1756 quando il Senato bolognese ne stipula l’atto di nascita: il “Nuovo Pubblico Teatro” viene realizzato su iniziativa del Governo cittadino, mentre tutti gli altri grandi teatri italiani erano ancora espressione di un potere assoluto.
Su progetto di Antonio Galli da Bibbiena, viene inaugurato il 14 maggio 1763 con Il trionfo di Clelia, libretto di Metastasio, musica di Gluck scritta per l’occasione: un avvenimento d’importanza nazionale che raggiunse ben 28 repliche.
La storia del teatro e della sua città si intreccia con quella dei grandi protagonisti dello scenario lirico nazionale e internazionale: Farinelli, Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi… fino ad arrivare a Wagner. La sua musica approda per la prima volta in Italia proprio grazie al Teatro Comunale di Bologna (Lohengrin, 1871).
“A VAG A NEVIORK”
Omaggio a Dino Sarti
“A vag a Neviork” è la parodia in dialetto bolognese ideata alla fine degli anni ’70 da Dino Sarti, popolare chansonnier e cabarettista, sulla musica di “New York, New York” cantata da Liza Minnelli. Il tenore Cris La Torre ha reinterpretato la sua parodia in chiave moderna.
Il video fa rivivere per la prima volta in assoluto “Spomèti”, l’impomatato, personaggio di fantasia creato da Dino ispirandosi alla sua giovinezza, quando lui stesso di giorno faceva il metalmeccanico, mentre la sera, frequentando i night club e le balere di Bologna, sognava la città di New York, o meglio “Neviork”.
“AVVENIRE”
Collaborazione con il quotidiano nazionale “Avvenire”
Parlerò di cultura, arte, spettacoli, costume e eventi legati al territorio bolognese e nazionale.
“XIX FESTA INTERNAZIONALE DELLA STORIA – UNIBO“
I luoghi della cultura. Una passeggiata tra storia e musica
Visita guidata ai luoghi della musica di Bologna, con Cristiano Cremonini, cantante lirico e scrittore.
Alla scoperta dei teatri di Bologna e delle storie dei grandi Maestri della musica.
Cremonini: «Questa città è musica»
Il tenore al Comunale con il suo ultimo volume: «Un viaggio da Mozart a Verdi»
FUORI DAL PALCOSCENICO «Ho convertito nella scrittura la mia passione per l’opera»
di Marco Beghelli
Cristiano Cremonini, 47 anni, bolognese, è un’atipica figura di artista poliedrico. Lo incontriamo in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Il teatro della gente, che verrà presentato oggi alle 18.30 nel Foyer Respighi del Teatro Comunale.
«Per vent’anni ho fatto il tenore d’opera, cantando in vari teatri d’Italia e d’Europa. Ma la dimensione dell’interprete cominciava a starmi stretta: sentivo più forte la spinta creativa, per proporre ciò che si sviluppa invece dentro di me. E così quattro anni fa ho deciso di dare una svolta alla mia vita: ho abbandonato il palcoscenico, ma non il mondo del teatro, convertendo nella scrittura la mia passione per l’opera e abbracciando altri generi musicali».
«L’opera che ho cantato più spesso è L’elisir d’amore di Donizetti. Mi sentivo in particolare sintonia con il personaggio di Nemorino, un ragazzo semplice ma ironico. Ecco, ora quella semplicità e quell’ironia le trasferisco nelle pagine dei miei libri».
Quanti fino ad oggi?
«Tre, se escludiamo L’ultima rosa, una giovanile raccolta di poesie (Lalli 1999), premiata alla prima edizione del Concorso Nazionale “Guido Gozzano”. Tenore all’opera (Pendragon 2013) fu l’esito di conferenze divulgative proposte durante gli anni a Castel Maggiore, dove vivo, incentrate sui grandi compositori d’opera italiani. Venne poi Opera d’amore (Pendragon 2015), una riflessione più approfondita su otto eroine del melodramma ispirate a personaggi realmente esistiti. Ed ora giunge Il teatro della gente (Calamaro 2021), su cui ho lavorato la scorsa estate, ripercorrendo i più importanti eventi musicali legati a Bologna, da Mozart e Farinelli a Rossini e Verdi».
«Ripercorrere i due giorni di permanenza a Bologna di Richard Wagner, nel dicembre 1876, è stato entusiasmante. Il compositore venne per ringraziare dell’accoglienza riservata al suo Lohengrin nel 1871, esattamente 150 anni fa: era la prima volta che si rappresentava in Italia una sua opera, e Bologna si era guadagnata da quel giorno la nomea di città wagneriana. Il Maestro venne accolto con tutti gli onori, di cui le lunghe cronache comparse sui giornali dell’epoca riportano ogni dettaglio, permettendo al lettore
d’oggi di immedesimarsi in quegli eventi».
«Riprendo l’attività di cantautore. Quattro anni fa pubblicai un primo cd intitolato Tempo presente e sto ora ultimando il secondo. Nelle sue varie forme e nei suoi vari stili, la musica continua a rimanere al centro della mia vita».
“Dalla finestra di Lucio”
il nuovo singolo di Cris La Torre, liberamente ispirato ad una lettera di Lucio Dalla. Feat. Ricky Portera
“Quando voglio sparire passo ore affacciato a uno squarcio di cielo con i vostri pensieri… per sentirvi vicini… per non perdervi mai”.
(Dalla finestra di Lucio – Cris La Torre, 2020)
Musica
I Miei ultimi progetti
Cristiano Cremonini
Tempo Presente
Critica di Michele Caccamo al suo ultimo album Tempo presente:
“La voce di Cristiano Cremonini “tiene” le altezze forti, come ne detenesse ogni misura. E stende tappeti essenziali, promesse di luce e di letizia come nei poemi divini. Ha una voce che cambia le istruzioni polifoniche, perché ha i timbri variabili e al di fuori dalla celle tecniche. Rende mobili i cuori, nelle arie come nel pop“.
[Michele Caccamo – FareMusic, webmagazine musica, cultura e società, 30 gennaio 2018]
Leggi: Recensione Fare Music